Durante la pandemia da COVID 19 abbiamo assistito ad un drastico cambiamento dello stile di vita della maggior parte della popolazione mondiale. Tuttavia alcune categorie di soggetti ad esempio chi è affetto da malattie metaboliche (steatosi, diabete…) hanno maggiormente risentito di questo cambiamento. E’ stato recentemente descritto, in un lavoro pubblicato dai ricercatori della Unità di Medicina ad Indirizzo Metabolico (Nutrients 2022, 14, 556), che tutti i pazienti con NAFLD hanno avuto un incremento di peso ed una riduzione dell’attività fisica durante la pandemia e che, anche con incremento di peso modesto, si è osservato un peggioramento delle alterazioni metaboliche ed epatiche.
L’impatto sullo stile di vita durante la pandemia è stato differente a seconda dell’età del paziente, l’aspetto più interessante che è emerso è il ruolo del PNPLA3 come fattore di rischio indipendente per l’aumento di peso, il risvolto pratico di questa scoperta: chi è portatore di questa mutazione dovrebbe stare ancora più attento al peso facendo una vita “sana” per prevenire danni anche severi.